Non Riesco ad Essere Creativo
Alcuni consigli utili per diventare creativi in un mondo che si copia.
Nel mio lavoro di filmmaker, quando devo trovare una idea per una storia coinvolgente, mi trovo ogni tanto nella situazione di un grande conflitto interiore.
In particolar modo quando devo, da un foglio bianco, inventarmi qualcosa che sia di grande impatto comunicativo ed emozionale.
Non riesco ad essere creativo fin da subito, ma adotto delle tecniche e strategie che mi permettono di trovare una soluzione originale.
In questo articolo ti spiego quali modi e tecniche uso per… tirare fuori il coniglio bianco dal cilindro! Insomma… come sbloccare la creatività!
QUESTIONE DI ATTITUDINE
Amore, curiosità, apertura.
Prima cosa. Essere creativi per me vuol dire amare. Nel suo libro, Hubert Jaoui , la creatività è l’amore della vita. Un amore alle nuove esperienze, anche a quelle che temiamo.
Infatti ho sempre pensato che la creatività sia una attitudine. Una attitudine, una apertura alle nuove esperienze adottando nuovi modi di pensare. Alternativi o integrativi.
Vivere solamente all’interno del proprio giardino ci da la dimensione ridotta non solo dello spazio fisico in cui viviamo, ma di tutte quelle leggi che la governano e la gestiscono. Uscire dal nostro spazio e scoprire nuove dimensioni uscendo dai nostri schermi mentali, paure e fobie ci permette di allargare la visione della realtà e di avere nuove idee. Ci permette, quindi, di conoscere altre soluzioni e in particolare altri modi per arrivare alle soluzioni.
Consiglio: sii curioso, fai più esperienze possibili, in vari contesti sociali e culture. Conosci più persone con la stessa curiosità. Conoscere persone creative porta ed essere creativi. Un po’ come tutte le cose!
VEDI QUELLO CHE NON C’E’
Partendo da un messaggio importante.
Se si parte da un valore importante da comunicare possiamo usare la creatività a nostro favore per renderlo evidente. Uno dei metodi che uso per scrivere una storia creativa per un brand è quella di vedere situazioni o cose che nella realtà non esistono.
Utilizzando l’ironia e immaginando condizioni paradossali.
Ad esempio : Cosa ci fa un massaggiatore in un studio di avvocati che chiede ad un cliente di sdraiarsi e poi lo aiuta a rilassarsi?
Non ci sono risposte immediate a questa immagine curiosa, perchè magari è quello che vediamo da uno spot pubblicitario realizzato da un copywriter. Una immagine curiosa che induce all’attenzione e alla domanda inconscia: “dove mi sta portando questa storia?”.
Infatti, il messaggio finale della storia è “Con noi sei in buone mani”. Come le mani di un bravo massaggiatore.
Il valore da comunicare di questo studio è il “non avere pensieri, affidati a noi” e quindi il sentirsi al sicuro, tranquilli, rilassati.
Concentrarsi sul cosa “il rilassati” ci permette poi di sviluppare il come “il massaggiatore”.
DUBITA. SEMPRE.
Anche dei tuoi genitori.
Una tecnica quasi infallibile è quella di usare il dubbio in ogni cosa o situazione vi capiti a tiro.
Oltre ad essere un sistema per conoscere meglio la realtà che viviamo, il dubbio ci permette di essere creativi e originali.
Il processo creativo di questa tecnica non si focalizza solo al non credere ad una cosa, ma a cosa può accadere se quella cosa, per assurdo, non dovesse essere vera. Ricostruendo relazioni e storie.
Per esempio: immagina che i tuoi genitori non sono i tuoi genitori biologici.
Ecco vedendo da questo punto di vista non ci sarebbe niente di così creativo nel non credere ai propri genitori, ma immagina di sostituire il loro ruolo per esempio.
La domanda spontanea sarebbe “chi sono?” e di conseguenza… “Cosa accade?”
Immagina questa coppia come due attori che per soldi fanno parte di uno live show mondiale in diretta facebook, come in un Truman Show, dove lo scopo è mettere in primo piano te come star del momento.
Altrimenti puoi immaginare che i tuoi presunti genitori sono solo degli androidi e di conseguenza poni il dubbio anche se te stesso e scopri (con l’immaginazione ) che lo sei anche tu. Puoi usare questa tecnica partendo dalla fine (io sono un robot quindi i miei genitori lo sono). Ovviamente si parte dalla fine perchè abbiamo un valore da comunicare.
PROVA A DIRE LA VERITA’
Anche ad alta voce.
Concludo con un ultima tecnica o meglio una mossa d’azzardo che può essere davvero vincente.
Dire verità scomode in situazioni in cui è preferibile mentire o essere diplomatici.
Non faccio nessun esempio, ma prendo spunto dal film “perfetti sconosciuti”. Immaginiamo che siamo a tavola con amici e il nostro compagno/a. Vibra il cellulare. Sembra una serie di messaggi e li leggiamo tutti. Il nostro partner ci chiede chi è che disturba la serata e noi rispondiamo senza timore “la mia amante!”.
Lei ride perchè non crede a quella verità, ma noi a quella risata ci offendiamo e mostriamo a lei il cellulare. In realtà si scopre che i messaggi sono le notifiche dei goal della nostra squadra del cuore, l’amante.